Uscire da Notion e Obsidian: la sfida più impossibile
TL;DR: Per ciò che ho provato, Obsidian rimane la scelta migliore anche se proprietaria.
Introduzione
Anche tu sei stuf* di usare Notion e Obsidian ma vorresti bere candeggina a fiotti quando vedi lo stato di ogni altro progetto open source che tratta le personal knowledge bases? Beh, anche io! Questo post vorrà quindi essere un faro su alcune soluzioni che ho provato nel tempo, e un rant allo stesso tempo.
Requisiti
So che la prima persona lì fuori potrebbe semplicemente zittirmi dicendomi “Ormai Anytype è fuori dalla closed beta; perché non usi quell’app e basta?” a cui io rispondo “Sì, ma comunque devi accettare dei termini di servizio in quanto Anytype ha il suo sync service centralizzato e, per impostazione predefinita, tu userai quello. È tutto crittato e non c’è nulla di male a usarlo, ma preferirei avere il controllo di ogni cosa, anche perché sennò potrei semplicemente pagarmi Notion e aver fatto.”
Fatta questa OBBLIGATORIA premessa, visto lo stato average dei tech users che potrebbero leggere questo post, iniziamo:
- L’app deve essere open source con nessuna parte dietro paywall;
- L’app deve preferibilmente avere una licenza copyleft, ma almeno una permissiva va bene;
- L’app, preferibilmente, dovrebbe avere un client Desktop (anche un wrapper via Electron va bene), ma deve essere compatibile con gli smartphone (almeno una PWA installabile);
- L’app deve essere selfhostable, supportata su Docker senza l’uso di script esterni forniti dai manutentori - in altre parole devo poter trovare l’immagine già prebuilt e devo poterla usare su un normalissimo file di Compose;
- Se l’app ha dipendenze, anch’esse devono poter essere gestite mediante Docker Compose;
- L’app deve usare Markdown per il testo, o comunque deve poter avere una sintassi simile in modo che io non debba reimparare la ruota;
- L’app deve supportare l’input a mano libera - e se non in linea col testo, almeno come file “tavola da disegno” separato;
- L’app deve avere una struttura delle pagine “ad albero”;
- L’app deve supportare più utenti sulla stessa istanza;
- Dati server e clients, i clients dovrebbero sincronizzarsi col server e funzionare, quindi, anche in assenza di una connessione.
Il roast delle varie alternative che ho provato
AFFiNE.PRO
È una knowledge base application che è cloud-native, ma che può essere buttata su un PC a casa propria sebbene il supporto all’hosting casalingo sia molto acerbo e il software stesso faccia molte chiamate all’esterno per via di integrazioni che avrebbero senso su un deployment su larga scala (tipo il SSO con servizi esterni e Cloudflare Captcha).
In ogni caso, il deploy con Docker è fattibile: c’è l’app in un solo container ed essa dipende solo da Redis e PostgreSQL; inoltre i manutentori ti forniscono pure un Compose file nella loro repo. Tutti gli altri box sono quasi ticked: la nota dolente è che l’app ha client desktop e mobile ma essi non sono usabili con i server selfhosted.
La mia esperienza è in breve stata che in qualche update prima non si avviava più un cazzo e poi ho perso tutto il mio lavoro. L’app è figa ma se non ce la fa manco a tenersi il database leggibile, sentite, non è che posso mettermici io di dietro. Non ho fatto manco in tempo a capire se c’era il supporto alle canvas. Ciò tolto, il supporto al self host, come ho detto, è acerbo e pare sia proprio un pensiero storto nella testa di un manutentore su 10.
Quando l’ho aperto per l’ultima volta, oltre ad aver capito che avevo perso tutto, sono stata pure invasa da pop-up che volevano che io provassi la “AFFiNE AI”. Credo che quest’app possa piacere ai techbros.
Voto: Techbr0/10
Trilium Notes
È una personal knowledge base application per desktop e servers, scritta in JavaScript, che fa anche paura che esista già di base.
Già sottolineo un problema: non c’è una app mobile. Questo può essere mitigato usando la versione server che ha una Web GUI, ma avendola provata sul telefono dirò che non mi piace proprio. Un altro problema è che è una personal knowledge base application, e per personal si intende “singolo utente”. Il login sulla versione server è un solo campo dove inserisci una password.
Oltre ciò, è estensibile con dei plugin che potete copia-incollare come dei regolari file dentro la struttura della knowledge base stessa, e di plugin ed estensioni ce ne sono a fiotti (fra cui quello delle canvas). Trilium è amato da una specifica nicchia di utenti e questo da solo potrebbe farlo amare pure da voi, se non avete bisogno di multi-seating e se avete sempre un PC a disposizione.
Da segnalare comunque che il client desktop si può connettere e sincronizzare a una istanza server senza bisogno di always-on internet.
La mia esperienza con Trilium è stata positiva finché non la è più stata: le build desktop per macOS sono x86 e io avevo un MacBook M1. La batteria mi moriva. Oltre ciò, mi son dovuta muovere da Trilium in quanto ho avuto gente che ha usato e che continua a usare roba hostata da me, e vorrei continuare il mio “servizio al prossimo”.
Voto: 7/10
Joplin
Joplin lo conoscono tutti e se non lo conoscete andate a cliccare sul link perché è così ubiquitous che parlarne è onestamente inutile. Mi soffermerò solo a rantare.
La desktop app è incredibilmente complessa: perché vi servono DUE COLONNE anziché una per mostrare dove sono le robe? E PERCHÉ IN MEZZO ALLE PAGINE CI STANNO ROBE SPUNTABILI? In breve Joplin è la personal knowledge base app di chi c’ha ADHD severo.
Ma il problema è che sebbene puoi prendere il codice di Joplin e girarlo su Docker, non c’è supporto per nulla e in realtà chi ti fa l’app vorrebbe tantissimo che tu sganci i soldi per Joplin Cloud. E qui onestamente è il problema maggiore. Quello minore è che, nonostante sia una app riconosciutissima e mastodontica, essa non ha avuto supporto al pen input (almeno quando l’ho provata) e si è guadagnata the hardest nope I’ve ever said.
Voto: 6/10 e la mia attention span è stata sacrificata.
Logseq
Logseq, insieme a Joplin, è l’altra app citata 99 volte su 100 come alternativa a Notion e Obsidian di cui avrai sicuramente sentito parlare.
Con Logseq io ci ho provato, ma proprio non ce l’ho fatta. È una bella app, con TANTO potenziale, e ha releases per ogni cosa, ma il core concept di creare le pagine “a cazzo” e interconnetterle fra di loro per creare una specie di cervello di pagine proprio non riesce a soddisfare le mie esigenze. Oltre ciò, non supportava le canvas quando l’ho provato; e come sync methods ci sono solo le robe già viste come il sync su Git o un servizio loro a pagamento. Ovviamente niente multi-seat.
Voto: 4/10
Roba che NON ho potuto provare
AnyType
Non l’ho potuto provare perché letteralmente per usarlo devi accettare la loro Privacy Policy - che è un no secco per me. Still, ti permettono di usare il tuo Any Sync node con questa repo qua, che non ho avuto manco il tempo di dissezionare in modo da avere un file di docker compose già pronto da buttare sulla mia istanza di Dockge e usare. Still, potrebbe essere interessante per voi.
AppFlowy
Applicazione che ho conosciuto da quando veramente non faceva proprio nulla, ho capito che anche lei è maturata e ora se la contende con AFFiNE per chi usa peggio le features AI. Esattamente come AFFiNE ha il self hosting come pensiero intrusivo di qualche manutentore, e porca puttana quante cazzo di dipendenze ha? Non ci sta molto da dire, se non che onestamente come Docker deploy è la cosa più ipercomplessa mai creata e chi ha creato sto stack pensava veramente di star facendo la cosa giusta includendo anche il reverse proxy che onestamente dovrebbe essere lasciato al coglione che sta per fare il deploy di st’applicazione.
Per il resto pare una buona app. Se qualcuno riuscisse a fare una oversimplification del casino bastardo di roba necessaria a usarla, io la proverei di nuovo in un contesto serio.
Livebook
Sembrerebbe qualcosa che potrebbe funzionare, ma penso sia più per gente che fa ricerca.
Se la provate fatemi sapere come va? Magari ci provo pure io. Vi lascio la guida per Docker.
Note Mark
Questo non ha la canvas ma potrebbe essere il successore a Trilium in a good way.
Standard Notes
Dalla demo sembra un’altra ADHD app che però ha una sottospecie di senso logico e soprattutto ha dei plugin per cui mi aspetto che abbia un canvas plugin.
Esiste una guida al selfhost che però non ho ancora seguito perché voglio informarmi meglio sullo stack che usa; ciò nonostante, potrebbe essere interessante per qualcuno di voi.
Ok, ma quindi ora cosa sto provando?
Docmost. È ancora una beta ed è molto incompleta, e ha ancora poco di ciò che sono i miei requisiti, ma è forse la cosa migliore dopo Trilium che ho trovato fin ora, almeno per me.
- L’app è open source, con licenza AGPL-3.0;
- Non ha ancora alcun client né desktop né mobile purtroppo, ma spero che la cosa cambi presto;
- L’app è stata facilmente self hostable con Compose.
- L’app non usa esattamente Markdown ma ha una sintassi compatibile. In realtà fa le cose molto alla Notion;
- È presente Excalidraw “inline”, così come anche Draw.io;
- Essendo come Notion, puoi mettere pagine dentro pagine e creare una struttura ad albero;
- L’app supporta più utenti e anche workspaces, ma ancora i signups non sono “in autonomia” - sono a invito e necessitano un server SMTP per questi inviti;
Addendum del 5 agosto 2025: Alla fine non mi piace molto come Docmost stia implementando tutta la roba più utile per il suo piano enterprise (soprattutto il login SSO) e sto pensando di migrare.
Menzioni fuori dai canoni
Memos è un’app di note taking alla Google Keep che ha un’app non ufficiale molto carina; la sto usando per annotare roba quick. Quest’app mi sta salvando dall’usare i messaggi salvati di Telegram, anche se ammetto che questi ultimi sono più compelling dato che ho sempre Telegram fra le mani. Il problema più grosso di questo servizio, però, è che non ha un syncing service; bensì tutto deve essere sempre disponibile. Siccome io stessa non sono sempre connessa al mio homeserver, in realtà questo mi porta un problema… ma Moe Notes ha in progetto l’uso offline, quindi vedremo.
In conclusione
Avete imparato qualcosa da questo rant? Spero che qualcuno provi una delle alternative che io non ho provato ancora e che mi dica come va. Spero anche che AFFiNE abbia una redemption arc quando questa AI craze finisce, perché onestamente non se ne può più.
PS: Mi sto accorgendo di non aver citato SiYuan… però effettivamente non riesco a capirlo quel servizio; tutto ciò che sta oltre la presentazione è praticamente scritto in cinese.