I videogiochi mi hanno fallita

    La scena videoludica mi rende triste perché ultimamente non si può non pensare alla cannibalizzazione da parte del capitale, alla gente che giustifica tutto con “eh ma l’inflazione” e al fatto che se le aziende vedono che non compri alla fine ti rigirano il modo per fregarti, e questa è una cosa che già va avanti da tempo ma ultimamente è proprio un virus in espansione continua.

    Siamo nella realtà in cui pure ATLUS prende una sua IP, Persona 5, e la ricicla in un gacha game per fare soldi.

    Siamo arrivati a dover vedere aziende di spessore rifilarci le loro IP sui nostri telefoni, perché ormai sanno che solo così giocheremo e che sia PC che consoles ormai costano tanto.

    Siamo arrivati alla necessità economica di fare più gacha game, perché così la gente pensa meno all’inflazione o al sovrapprezzo dei giochi voluto da corporate entities che non vogliono altro che prosciugarci.

    E almeno quei 5 euro sul gioco li spende. Poi 10. Poi 20. Beh lo sapete come funziona.

    È triste.

    E non che fuori dai prezzi dei titoli videoludici la realtà sia meglio, eh.

    Nessuna console è veramente abbordabile; il PC gaming è fallito in tutto e per tutto; il mobile gaming (che già era il mercato più grosso) sta diventando sempre più grosso perché letteralmente ci sono rimasti solo i telefoni per giocare, ma lì il modello di “compra un gioco e giocaci” non esiste, e quindi siamo sempre a soldi spillati o a grind da rinchiusi a casa.

    In più vedo che certi sviluppatori indie (ahem) piazzano i loro giochini corti composti da 5 pixel e mezzo a soldi che una volta ci valevano un gioco AA.

    Altro che pirateria, perché la risposta sarebbe “e vabbè, pirata più giochi”; no, la pirateria comunque incentiva le vendite, e le vendite sono a quei prezzi.

    Qua serve proprio un gesto più forte.